Museo Il Forno di Tavernole sul Mella

Il forno di Tavernole, attivo dal XV secolo, è l'unico giunto integro. Documentato già nel 1487 da Leonardo da Vinci, fu un punto cruciale nella lavorazione del ferro fino a diventare, nel XIX secolo, una sperimentale industria. Dopo essere stato una segheria, fu acquisito dal Comune nel 2002 e trasformato in museo. Il percorso museale racconta la storia con video, mostre e la "Collezione Giuseppe Ganzola". Il visitatore esplora le sale, dove sono esposte attrezzature storiche, e ammira la scultura “Uomo” e l'imponente struttura del forno.

Immagine: Esterno Museo Il Forno
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Descrizione

A differenza degli altri forni triumplini, quello di Tavernole è giunto fino a noi integro.
Attivo nel XV secolo, il forno è documentato già nel 1487, quando Leonardo da Vinci compì proprio in Valle Trompia due viaggi, alla fine del Quattrocento e all’inizio del Cinquecento, per prendere visione diretta dei metodi di estrazione e lavorazione del ferro. Più tardi, nel Catastico bresciano, redatto dal podestà veneto tra il 1609 e il 1610, è riportata la notizia della presenza di “un forno da ferro, et una comodiss.ma fusina”. Due secoli dopo, il resoconto più completo e suggestivo riguardante il funzionamento di un forno fusorio è pervenuto attraverso le annotazioni di Giambattista Brocchi, al cui trattato ottocentesco si deve gran parte della conoscenza sui forni “alla bresciana”, che producevano ferro utilizzando come combustibile il carbone di legna.
Nell’ultimo quarto del XIX secolo l’impianto entrò nel circuito produttivo della grande industria, diventando terreno di sperimentazione per un industriale innovatore come Francesco Glisenti.
Tuttavia la nuova vita del complesso produttivo durò solo 25 anni, finché nel Novecento ospitò per alcuni decenni una segheria.
L’avvio del recupero del forno giunse con l’acquisizione dell’edificio da parte del Comune di Tavernole, la successiva musealizzazione e valorizzazione del sito per interessamento di un gruppo di cittadini riuniti nel sodalizio “Amici del Forno”. Aperto al pubblico nel 2002 il fascino di questa maestosa “cattedrale del lavoro” rivive oggi in uno dei più insigni monumenti di archeologia industriale di interesse europeo.

L’allestimento del Forno propone un “museo-racconto”.
Dal piano intermedio, dove è collocato l’ingresso, si ha accesso a una grande sala in cui si svolgono incontri
e spettacoli e dove è possibile apprezzare video sul museo
e sulla Valle Trompia. Qui è esposta al pubblico la “Collezione Giuseppe Ganzola”, che raccoglie attrezzi contadini, strumenti da lavoro, armi bianche e da fuoco, databili dal XV al XIX secolo, rappresentativi della nobile arte delle “ferrarezze”.
Il percorso prosegue entrando in uno dei locali un tempo adibiti ai lavoranti, seguito da due sale in cui accolgono
il visitatore due personaggi che compirono i loro viaggi in valle tra il XV e il XVI secolo: Leonardo da Vinci e il maestro di forno gardonese Giovanni de’ Zambonari. Si scende quindi al piano posto al livello del fiume, nel grande spazio che risultò dagli ampliamenti operati da Francesco Glisenti verso il 1870, dove si incontra il maglio che evoca il lavoro del “pestaloppe”, addetto a rompere le scorie prodotte dalla fusione per recuperare i pezzi di metallo ancora utilizzabili, e dove si ricordano i boschi della valle, per secoli fornitori di legna per la fabbricazione del carbone necessario ai forni e alle fucine. Ci si offre quindi l’imponente veduta del “canecchio”, com’era detta la torre del forno, che ospita la scultura “Uomo”, opera in ferro realizzata nel 2019 dall’artista Monica Porta, omaggio contemporaneo all’Uomo vitruviano di Leonardo da Vinci. L’itinerario raggiunge il piano superiore, dove si trova la bocca di alimentazione del forno. Notizie sulle capacità produttive del Forno accompagnano il visitatore all’ampio soppalco che precede l’uscita, spesso utilizzato per mostre temporanee.

Museo

Servizi

La struttura è parzialmente agibile ai diversamente abili

Dove

Orari di apertura

Info e prenotazioni
scoprivaltrompia@gmail.com - 333 1425093
Aperto tutto l'anno
Da ottobre a giugno: domenica e festivi 15-18
Luglio, agosto, settembre: sabato, domenica e festivi 15-19
Chiuso: 1/01, 1/11, 25/12

Centro Informazioni di Valle Trompia
Cell. 360.1030495
https://brescia.cosedafare.net/
unico@civitas.valletrompia.it

Valido dal: 01/01/2025