Descrizione
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Il Borgo del Maglio è collocato sul confine meridionale del territorio di Ome, nella località La Grotta.
L’abitato è attraversato dalla roggia Molinara che muoveva le ruote di un mulino da cereali e di un maglio da ferro, probabilmente esistenti fin dal XV secolo.
Qui trovano sede due musei: il museo il Maglio Averoldi e la Casa Museo Pietro Malossi.
Il Maglio è rimasto attivo fino al 1984, animato dalla passione di Andrea Averoldi detto “Maér”, l’ultimo fabbro che condusse l’attività con la moglie Aldina Barbi. È stato riaperto nel 2000 ed oggi è possibile assistere alla lavorazione del damasco.
La Casa Museo è ospitata nell’abitazione dei fabbri e accoglie una selezione dell’eterogenea collezione artistica lasciata dall’antiquario bresciano Pietro Malossi databile tra il Quattrocento e la prima metà del Novecento. La Casa Museo è riconosciuta Raccolta Museale dal 2010. Una sala del museo è dedicata a Francesco Medici, maestro incisore e scultore nato a Ome nel 1924 e amico di Pietro Malossi. È stato un convinto fautore della conservazione e della musealizzazione della fucina-museo in cui ha creato splendide opere incise.
Dal 2024 il Magliio ha un nuovo allestimento realizzato all’interno di un’importante opera di riqualificazione del Borgo che ha portato al recupero della Casa Gialla, in cui ha sede la locanda e l’infopoint. Il Borgo è attraversato da due Cammini: la Via Valeriana, antica strada che da Brescia conduceva in Valle Camonica e la Via delle Sorelle che collega Brescia a Bergamo.
Tutto il luogo conserva immutato il suggestivo aspetto che lo ha caratterizzato fin dall’origine.
La visita al Borgo inizia all’esterno alla conoscenza del sito e della rete dei canali e dei corsi d’acqua: il torrente Delma e la roggia Molinara con il suo sistema di chiuse per la regimentazione della portata. Il visitatore prosegue al museo Il Maglio Averoldi che è diviso in tre piani: il piano terra, con il maglio e la ruota idraulica; il primo piano, in origine utilizzato probabilmente come deposito dei manufatti e il secondo piano, originariamente adibito a deposito di legna e carbone. I piani superiori accolgono una selezione degli attrezzi usati in fucina e le pregiate lame in damasco, tuttora realizzate da esperti artigiani eredi dei bruzafer. Gli attrezzi sono stati oggetto di una campagna catalografica che ha prodotto circa 900 schede corredate da oltre 1000 immagini, consultabili accedendo al sito web della Regione Lombardia.
La visita si conclude negli ambienti della Casa Museo, dove al piano terra e nelle due stanze del primo piano sono esposti arredi, suppellettili, quadri, incisioni e reperti d’ogni genere. Particolarmente rilevante è il fondo databile tra il XVI e il XX secolo, costituito da oltre 6000 incisioni tra stampe, xilografie e litografie. A questo si affiancano la raccolta di più di 1000 disegni realizzati nell’Ottocento da artisti bresciani (tra cui Luigi Basiletti e Antonio Joli) e la ricca collezione di 500 dipinti non solo di ambito bresciano (Carlo Preda, Filippo Abbiati, Eleuterio Pagliano).
Anche l’attività artistica di Malossi è documentata nelle poche opere di ageminatura, sbalzo ed incisione dei metalli. Fra le armi bianche e da fuoco, un centinaio, di provenienza inglese e francese, vi sono pezzi firmati dal celebre armaiolo valtrumplino Lazaro Cominazzo (XVII sec.), mentre sono circa 300 i libri del fondo antico databili dal XVI al XX sec. Accanto alla Collezione originaria, nei anni, è stata costruita una raccolta di opere di artisti contemporanei, esposte lungo il percorso espositivo.
Via Maglio, 51 - 25050 Ome (BS)
http://www.fondazionemalossi.org
Aperto da marzo a novembre (verificare gli orari sul sito)
La struttura è parzialmente agibile ai diversamente abili
Info e prenotazioni
Centro Informazioni di Valle Trompia
Cell. 360.1030495
https://brescia.cosedafare.net/
unico@civitas.valletrompia.it
TUTTI I GIORNI SU PRENOTAZIONE DISPONIBILITÀ, PER SCUOLE E GRUPPI, DI PERCORSI GUIDATI E ATTIVITÀ EDUCATIVE