Descrizione
Tipologia di documento
Lodrino è nominato fra le terre donate con i loro servi al monastero di Santa Giulia dal re longobardo Desiderio. Dalla condizione di servaggio si affermò successivamente una discreta realtà rurale grazie a quei coloni che, direttamente o attraverso atti di usurpazione, entrarono in possesso dei beni del monastero.
Per avere testimonianze più precise sull’esistenza della comunità bisogna giungere al 1385, quando Gian Galeazzo Visconti incluse il comune nella Quadra della Valle Trompia.
Nel 1426 Lodrino e la sua valle si consegnarono alla Serenissima Repubblica di Venezia e da quel momento le vicende storiche del paese furono legate a quelle della valle e di Brescia.
Il Museo Etnografico, nato dall’impegno di un gruppo di amici lodrinesi appassionati cultori dell’etnografia, documenta dal 1997 la vita quotidiana delle classi popolari a Lodrino e in Valle Trompia. Il gruppo, costituitosi in associazione culturale, ha raccolto nel corso degli anni centinaia di oggetti tipici della vita quotidiana nell’epoca precedente all’industrializzazione, con l’intento di esporli in collezione e attraverso immagini, suoni e gesti della tradizione riaggregare la comunità al fine di restituirle la propria identità. Una mostra intitolata “La strada del bosco”, organizzata nel 2003, ha costituito uno stimolo per ripensare l’allestimento museale e per conferirgli un percorso di lettura. Nel 2017 il museo si è arricchito della sezione dedicata alla caseificazione, legata alla Valle Trompia da vincoli secolari e omaggiata nel 2012 con il riconoscimento del marchio D.O.P. del “Nostrano Valtrompia”; inoltre è stata allestita la Casa Contadina, all’interno della quale le nuove tecnologie permettono di accedere a un allestimento multimediale e interattivo.
Divisi in sezioni sono rappresentati gli aspetti della vita contadina, ai quali si affiancano due sezioni dedicate alla fucina del fabbro e alla falegnameria.
Altre due sezioni sono dedicate all’esposizione di uno strumentario medico ottocentesco e alla caseificazione, quest’ultima caratterizzata da fotografie storiche e da una raccolta di oggetti tipici della lavorazione del formaggio. Numerosi sono gli strumenti collegati al bosco, al legname e all’ingegno contadino con il quale si faceva e si fabbricava tutto, a testimonianza di un ciclo secolare che continua ancora oggi.
La visita prosegue poi nell’attigua Casa Contadina che dà voce alla vita contadina di ieri e di oggi con l’esposizione di beni che provengono per la maggior parte dalla collezione del Museo Etnografico ma che presenta alcuni oggetti gentilmente concessi dalla Famiglia Rizzini di Aleno (Marcheno).
All’esterno è visibile la “trida” (nome dialettale che indica lo strumento di frangi cagliata, una delle fasi del processo di lavorazione del formaggio), opera artistica realizzata da Simone Maffia di Montichiari, risultato vincitore di un bando di concorso pubblico promosso dalla Comunità Montana di Valle Trompia, realizzata in marmo e ferro.
Via Dante, località Invico - 25060 Lodrino (BS)
http://www.museoetnografico.it
Aperto da maggio a novembre (verificare gli orari sul sito)
La struttura è agibile ai diversamente abili
Info e prenotazioni
Centro Informazioni di Valle Trompia
Cell. 360.1030495
https://brescia.cosedafare.net/
unico@civitas.valletrompia.it
TUTTI I GIORNI SU PRENOTAZIONE DISPONIBILITÀ, PER SCUOLE E GRUPPI, DI PERCORSI GUIDATI E ATTIVITÀ EDUCATIVE