Descrizione
Tipologia di documento
La storia delle miniere triumpline affonda le proprie radici in tempi lontani e misteriosi. Tuttora gli studiosi si dibattono su diverse ipotesi, tra chi sostiene che l’attività estrattiva abbia avuto inizio in epoca preromana e chi attribuisce ai Romani la coltivazione dei “medoli” (miniere); altri ancora sostengono che ad avviare lo scavo del minerale di ferro (siderite) nelle viscere delle montagne furono i Longobardi. La miniera di Pezzaze fu iniziata dalla Società degli Alti Forni, Fonderie ed Acciaierie di Terni nel 1886 con una finalità esplorativa e interrotta dopo 488 metri. I lavori di scavo, i primi eseguiti in Valle Trompia, non diedero infatti i risultati sperati e furono sospesi. A riprenderli fu la Ditta Fratelli Marzoli nel 1934 e, seppur con diverse interruzioni, continuò fino alla fine del secondo conflitto mondiale.
Nel 1947 la Fratelli Marzoli diede nuovo impulso ai lavori estraendo minerale di ferro e successivamente fluorite. La miniera, chiusa nel 1972 dopo un periodo di gestione del Consorzio Minerario Barisella di Schilpario, ha uno sviluppo di alcuni km.
Dopo il 1972 altre società effettuarono lavori per l’estrazione della fluorite, fino a che una grossa frana interruppe i lavori. Alla fine degli anni Novanta il Comune di Pezzaze, l’Agenzia Parco Minerario dell’Alta Valle Trompia, l’Associazione
ScopriValtrompia e la Comunità Montana di Valle Trompia ritennero fondamentale mantenerne la memoria storica come elemento essenziale per conoscere il presente e costruire il futuro.
Il viaggio inizia a bordo del treno che, con il suo sferragliare, conduce nel cuore della montagna. Scesi dal treno, accompagnati da guide esperte, ha inizio il cammino lungo la galleria diretta all’imbocco della miniera in cui il visitatore ha l’opportunità di visitare la “riservetta” degli esplosivi, la “sala dei geodi”, con piccole cavità le cui pareti sono ricoperte di cristalli che brillano alla luce, l’altare di S. Barbara, protettrice dei minatori, infine il sistema della “volata”. Alla vista delle sagome scure rappresentanti i minatori impegnati nelle operazioni di scavo e trasporto del minerale si affiancano riproduzioni visive e sonore che arricchiscono l’esperienza sensoriale.
Il percorso sotterraneo, arricchito dalla mostra fotografica permanente “Sguardi dal sottosuolo - I minatori di tutto il mondo”, prosegue nel museo “Il Mondo dei Minatori e l’Arte del Ferro” nell’edificio esterno. Nell’ingresso campeggia l’“Albero del ferro”, opera dello scultore locale Vittorio Piotti, a cui è dedicata un’intera sezione del museo. Altre due sezioni sono dedicate all’illustrazione storico-scientifica della realtà mineraria del luogo, con pannelli illustrativi, reperti, ricostruzioni e immagini, tra i quali la copia originale degli Annali della Comunità di Pezzaze della metà del XVIII secolo. Il museo è arricchito dall’Archivio della Miniera Stese, che conserva una serie di mappe e disegni (1889-1946) dei siti e degli impianti minerari.
www.minierasantaloisio.it - miniereskimine@gmail.com - 030 595 1136
Aperto da marzo a dicembre (verificare gli orari sul sito)
È consigliato un abbigliamento adeguato alla temperatura del sottosuolo
di 14°C e al tasso di umidità del 95%.
La struttura è parzialmente agibile ai diversamente abili
Info e prenotazioni
Centro Informazioni di Valle Trompia
Cell. 360.1030495
https://brescia.cosedafare.net/
unico@civitas.valletrompia.it
TUTTI I GIORNI SU PRENOTAZIONE DISPONIBILITÀ, PER SCUOLE E GRUPPI, DI PERCORSI GUIDATI E ATTIVITÀ EDUCATIVE